“Liberi liberi siamo noi però liberi da che cosa…” Vasco Rossi probabilmente se lo chiedeva mentre la cantava ma noi invece siamo veramente liberi? Questo non c’entra nulla con il 25 aprile festa della liberazione ma si tratta di una libertà diversa che va guardata prima nel profondo di noi stessi e poi fuori. Tutto ciò che sta dentro sta anche fuori quindi ecco perché se non ci sentiamo davvero liberi diventa difficile e oltretutto dispendioso camminare lungo il sentiero che abbiamo scelto di percorrere. Per tirarci fuori dai “guai” per liberarci davvero è necessario eliminare gli stereotipi ed il pregiudizio. Per citare alcuni esempi di pregiudizi e stereotipi, un pregiudizio può essere quello che tutte le persone nere in Italia siano immigrate o che abbiano commesso dei crimini, oppure quello secondo cui le persone del Sud Italia siano tutte pigre. Un altro stereotipo molto conosciuto è quello per cui le persone asiatiche sono tutte brave nelle materie scientifiche, o che le persone brasiliane siano ottime ballerine. Ci sono diversi studi che negli anni hanno cercato di comprendere come nascono i pregiudizi. Nella maggior parte dei casi i pregiudizi nascono dalla mancanza di conoscenza tra membri di gruppi diversi. Ci sono teorie che sostengono che iniziamo a dividere le persone in categorie fin dall’infanzia, rendendoci conto che apparteniamo a determinati gruppi di persone, e che per questo il pregiudizio fa naturalmente parte del pensiero umano. Per smettere con i pregiudizi e gli stereotipi c’è soltanto una cosa sola: la conoscenza. La cultura, lettura, arte, musica, scrittura, teatro, cinema sono le basi per la conoscenza che se sviluppata e alimentata (sempre) porta dritti dritti alla consapevolezza e allora e solo allora saremmo liberi dagli schemi mentali che gradualmente andranno dissolvendo. Infine, se è vero che tutti noi abbiamo pregiudizi è anche vero che ognuno di noi può essere vittima di pregiudizi, per questo il modo più efficace di eliminare stereotipi e pregiudizi è quello di entrare in empatia e avvicinarci alle persone che non conosciamo, con la voglia di ascoltare e di osservare senza giudizio e senza filtri per imparare qualcosa di nuovo e capire che le idee che avevamo in precedenza erano errate.
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