L’Italia ha nel primo articolo della sua Costituzione un assunto solenne, ovvero quello di essere una Repubblica fondata sul lavoro. Eppure, in questa repubblica muoiono mediamente due persone al giorno sul luogo di lavoro. Quanto è accaduto a Firenze nel crollo del tetto del supermercato in costruzione è uno dei tantissimi esempi che purtroppo dobbiamo tenere in considerazione con la massima priorità. Il settore edilizio è in cima alla classifica per numero di infortuni e di morti nei cantieri. Sono morti che non si accettano mai e non le accetteremo finché non verranno emanate nuove leggi sulla sicurezza e sulla prevenzione degli incidenti. Sono due morti inaccettabili, ma tutte le morti sul lavoro sono inaccettabili, qualunque sia l’età. Com’è possibile che nel 2024 in Italia si muoia schiacciati da un tornio, una trave o si cade da un’impalcatura e come è possibile che gli appalti ed i subappalti (ben 34 subappalti per il grande magazzino di Firenze) sono la fucina della morte. L’Italia è l’unica nazione europea a non aver elaborato una strategia nazionale di prevenzione e dove ci sono soltanto 400 ispettori per la sicurezza su oltre 559 vittime sul lavoro quando paradossalmente in Italia ogni anno avvengono 322 omicidi con ben 300.000 unità delle forze dell’ordine a disposizione. Occorrono più investimenti sulle nuove tecnologie da applicare alle macchine, ai dispositivi di protezione individuale e collettiva, nei processi di realizzazione di percorsi adeguati di addestramento ma tali interventi, tutti assieme, riguardano una percentuale minima delle cause alla base della gran parte degli accadimenti, è il lavoro in nero, la manodopera e lo sfruttamento che devono essere sistematicamente eliminati. E’ palese che la maggior parte dei lavoratori non possono che accettare proposte di lavoro che darebbero loro ed alle loro famiglie un piccolo sostegno fisso a fronte di altissimi rischi per la loro incolumità e molti di loro sono consapevoli a cosa vanno incontro. Al giorno d’oggi conta la produzione, quanti pezzi fai, quanto produci, non devono esserci tempi morti, in moltissimi posti di lavoro questo è in cima alla classifica delle priorità, non importa la salute dell’operaio, bisogna produrre più che si può anche a costo di non usare protezioni ,perché usare protezioni comporta perdita di soldi ed i subappalti hanno piu’ importanza della vita stessa.