Diabolik ha avuto due madri, due sorelle a dire il vero. Le creatrici di questo personaggio sono state le sorelle Giussani, Angela e Luciana. Due milanesi, belle, colte e spiritose ma anche molto inquiete signore della Milano “da bere”, quella per bene, quella aristocratica che oggi non c’è piu’. Le sorelle Giussani mossero critiche ovunque: stampa, radio e tv sul finire degli anni ’50. Due geniali creative che non inventarono “solo” il personaggio ormai entrato nell’immaginario collettivo degli italiani, ma anche un modo tutto loro di fare fumetto. Di pensarlo, di scriverlo, di gestirlo, di viverlo. Il primo numero di Diabolik, dal titolo Il Re del Terrore, arriva in edicola nel novembre 1962, edito dalla semisconosciuta Casa Editrice Astorina, fondata da una intraprendente signora di nome Angela Giussani. Le sorelle Giussani, che allora abitavano vicino alla stazione Nord, avevano voluto creare un formato adatto alla lettura in treno, calibrato per le migliaia di pendolari che ogni giorno vedevano passare sotto le loro finestre. Una geniale intuizione di marketing, non casualmente copiata negli anni successivi da decine di editori di fumetti. Da quel giorno in poi Diabolik entra a far parte della cultura fumettistica italiana. Gli italiani con la passione per i fumetti si lanciano all’assalto delle edicole per accaparrarsi la copia del fumetto. Il personaggio di Diabolik possiede da subito le caratteriste per cui è celebre: ladro ingegnoso, capace di mirabolanti travestimenti supportati da maschere sottilissime inventate da lui stesso. Al fianco di Diabolik, compagna di vita e di misfatti è Eva Kant, conosciuta nel terzo episodio, dal titolo “L’arresto di Diabolik” (1963). Bionda, bellissima è vedova di Lord Anthony Kant, morto in circostanze sospette. È fredda e determinata ma, al contempo sessuale molto raffinata. Una compagna doc per il grande ladro mascherato e gentile. La storytelling del fumetto è davvero fantastica che incarna il classico, ma non troppo fumetto spy-thriller con quelle connotazioni noir che a mio giudizio stanno bene in particolare quando Diabolik confessa all’ispettore Ginko, nemico giurato chi gli aveva dato il nome che portava. Approdato in seguito ad un naufragio su un isola governata da un uomo malvagio di nome King, ne ha preso il posto uccidendolo e sostituendosi a lui con un travestimento. Il nome Diabolic era quello della ferocissima pantera che King teneva imbalsamata, dopo averla uccisa “salvando” il suo popolo. Proprio mentre sta per spirare, in una sequenza drammaticamente frenetica, il re da al suo assassino il nome di quella bestia. Ah, dimenticavo: il vero nome di Diabolik era Walter Dorian questo grazie alla sua fidanzata Elizabeth che lo denuncia a Ginko ma soltanto perché la donna sapeva della relazione con Eva Kent. Diabolik in tutti i sensi. Solo per i numeri è giusto sapere che dal 1° novembre 1962 al 1° novembre 2022 sono stati pubblicati oltre novecento fumetti dell’amato ladro.