Il termine dal punto di vista etimologico assume un significato molto piu’ importante in quanto il termine “carnevale” letteralmente significa “togliere la carne” e fa riferimento al banchetto che si teneva il martedì grasso. L’ultimo giorno di carnevale precede l’inizio del periodo di Quaresima, cioè i 40 giorni che anticipano Pasqua, che si cominciano a contare a partire dal mercoledì delle Ceneri. Al di là della religione e delle varie credenze il carnevale assume il ruolo, perlomeno nel nostro Paese di periodo dove poter divertirsi mascherati richiamando cosi i vecchi canoni pagani legati al periodo dell’antica Roma e piu’ precisamente ai Saturnali. Il Dio Saturno avrebbe propiziato l’inizio dell’anno agricolo infatti, con questa ricorrenza, si intendeva salutare l’inverno ed accogliere la primavera e la fertilità con i festeggiamenti, durante i quali non vi era più differenza tra nobili e plebei, grazie all’uso delle maschere, indossate come difesa contro le potenze diaboliche ostili, con la speranza che avrebbero reso il futuro raccolto abbondante. A carnevale ci si dedicava al cibo ed al vino divertendosi sfrenatamente anche durante il periodo del primo medioevo poi con la continua pressione della chiesa e dei suoi dogmi imposti i festeggiamenti si limitavano a rappresentazioni teatrali con attori in maschera. Le sceneggiature teatrali erano sobrie anche se il divertimento non mancava tra gli spettatori. Il momento clou della festa era l’uccisione di un fantoccio, che rappresentava il capro espiatorio dei mali dell’anno passato e un buon augurio per il nuovo. Mascherarsi a carnevale risale alla cultura greca. I greci durante i riti dionisiaci avevano l’abitudine di mascherarsi per nascondere le proprie identità. In queste feste era chiaro che le gerarchie sociali venivano sovvertite e tutti rimanevano nell’anonimato. Alcune popolazioni arcaiche si servivano di maschere per entrare in contatto con le entità della natura durante le cerimonie spirituali; in cambio di raccolti abbondanti gli spiriti gli concedevano l’opportunità di divertirsi e di fare baldoria. In Italia il carnevale di Venezia nato nel 1296 quando il Senato della Serenissima dichiarò festivo il giorno precedente la Quaresima. Il carnevale veneziano oltre ad essere il piu’ famoso e tra i piu’ antichi d’Italia rappresenta per eccellenza per forma l’origine della conservazione della propria identità raffigurata nelle magnifiche maschere che con il passare dei secoli sono sempre attuali grazie alla fantasia e alla creatività degli artigiani produttori. Interessanti e di grande richiamo turistico anche i carnevali di Viareggio, Ivrea, Fano, Putignano, Ronciglione, Cento e Acireale dove il detto “A carnevale ogni scherzo vale” è la parola d’ordine per poter accedere ai grandi divertimenti con la “masca” ovvero la maschera come veniva pronunciata la parola nel Cinquecento per indicare una persona senza volto umano.