Come ogni domenica parliamo di cucina e di ricette e quest’oggi vorrei proporre una ricetta tipica della mia regione, la Lombardia: la cassoeula. La casoeûla lombarda (conosciuta anche come cassoeula) è un sostanzioso piatto unico tipico della tradizione gastronomica lombarda, perfetto per la stagione invernale grazie alla carne e alle verdure stufate. La casoeûla si caratterizza per l’uso della verza, molto diffusa in Lombardia, e i tagli più poveri del maiale (per il resto ci sono piccole varianti di zona in zona). Per quanto riguarda la carne, in genere, sono utilizzati i “verzini, piccoli salami dolci, ma in alternativa si può usare anche la salsiccia luganega, le costine (o puntine), le cotenne, il piedino, le orecchie o il codino di maiale. A prescindere dal nome, la cassoeula nasce a inizio Novecento durante la dominazione spagnola di Milano: la leggenda narra di un soldato spagnolo innamorato di una cuoca di una famiglia nobile che un giorno si ritrovò senza ingredienti in dispensa. Il soldato le suggerì allora di utilizzare gli scarti del maiale e le poche verdure dell’orto, dando vita così a un piatto povero ma che piacque molto agli ospiti, al punto che la ragazza decise di accettare il corteggiamento del giovane. Storicamente però la preparazione di questo piatto è legata alla festa del 17 gennaio di sant’ Antonio Abate, periodo delle verze e della macellazione del maiale la quale festa però ha legami con le grandi tradizioni delle popolazione celtiche che in Lombardia hanno stanziato e vissuto in questa regione. Il nome casoeûla o cassoeula sembra derivare dal nome dialettale del cucchiaio con cui si mescola o della pentola in cui si prepara.
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