Sono della classe 1967 quindi ho vissuto una buona parte della mia infanzia e adolescenza guardando anime giapponesi di fantascienza. La televisione a metà anni ’70 e primi anni ’80 era per il 90% formata da tv locali, i grandi network televisivi come Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Rete 4) iniziarono la loro grande escalation tra il 1980 e il 1982 quindi rimanevano solamente qualche tv locale privata come Tele Milano e Tele Lombardia le quali trasmettevano proprio le anime. Il primo in assoluto tra le anime fu il grande Jeeg Robot d’acciaio. Per tutta la mia infanzia ho cercato di capire come facesse Hiroshi a trasformarsi nella testa del Jeeg, forse grazie a quella campana? Il pilota figo e cazzuto (il citato Hiroshi, campione di Formula Uno nonché cyborg a sua insaputa): il padre scienziato (professor Shiba) che scopre una razza estinta (ma non completamente) e ostile (gli Yamatai), un supercattivo strano forte (la superba regina Himika), la dolce e più o meno (in)utile assistente di turno (“Miwa, lanciami i componenti“) e il sollievo comico con il suo robot (Don con il… Mechadon). Nel 1975 la Rete 2 della Rai (oggi RaiDue) trasmette nel tubo catodico Goldrake. Ufo Robot Grendizer, meglio noto come Goldrake, è l’ennesimo figlio del super prolifico papà dei robot Go Nagai. Passato alla storia come il cartone con i robottoni che piaceva anche alle ragazze (perché il character Shingo Araki era famoso per il suo tratto apprezzatissimo dal pubblico degli shojo), è il seguito di Mazinga Z ma più figo. Merito dello scontroso Actarus – alias Duke Fleed – padrone alieno di Goldrake e nemico giurato dai cattivissimi ET di Vega. Mitico dall’inizio alla fine. Anno 1978 dalla sua nave universale con tanto di coltello affilatissimo e cannoni laser il capitano dei capitani, il piu’ amato tra gli amati: capitan Harlock. Esile, sempre imbronciato, avvolto in quel mantello nero con la benda sull’occhio e il jolly roger sul petto il capitano per eccellenza era al comando dell’Arcadia combattendo le mazoniane un popolo “vegetale” in via di estinzione. Il Daitarn III nel 1979 Insieme al carismatico Haran Benjo, figlio dell’immancabile scienziato, nemico giurato degli immancabili alieni/robot Meganoidi che sotto l’influenza della coppia Don Zauker e della siderale quanto bellissima Koros vogliono conquistare la Terra, spuntano fuori due bellezze manga la biondissima Beauty e la bruna Reika super innamorate di Benjo ma mai corrisposte. Per chiudere la carrellata dei miei eroi non poteva mancare il grande Mazinga Z (1972) poi divenuto Mazinger (1974). Koji Kabuto, altrimenti detto Ryo, altrimenti detto Alcor uno spirito kamikaze di tutto rispetto pilotava il gigantesco robot sparando razzi e missili contro i mostri robot inviati dal Dottor Inferno coadiuvato dal suo tirapiedi il barone Ashura. La mia lista termina qui ma non posso dimenticare gli altri grandi eroi che nei pomeriggi invernali dopo aver fatto i compiti mi regalavano un sorriso: Hurricane Polymar, Tiger Man, Gundham e Cyborg 009.